Quanto è sicura la tua Bug Out Location? È abbastanza difficile da trovare? Quante persone ne sono a conoscenza? L’hai già resa abbastanza sicura oppure non ci hai ancora pensato?
Il semplice fatto di avere una Bug Out Location non è sufficiente a garantire la tua sopravvivenza. Sarebbe il colmo se durante uno scenario SHTF tu riuscissi ad arrivare al tuo rifugio sano e salvo, ma poi la tua incolumità venisse messa a repentaglio da qualcuno o qualcos’altro (potrebbe interessarti leggere anche Scenari SHTF: come gestirne più di uno contemporaneamente e 15 cose da non buttare in vista di uno scenario SHTF)
Per evitare questo, abbiamo pensato fosse opportuno darti qualche consiglio su come rendere la tua BOL un po’ più sicura.
(Vuoi ricevere gli articoli di Portale Sopravvivenza in anteprima sul tuo smartphone? Iscriviti al nostro canale Telegram.)
Distanza e posizione sono fondamentali
A meno che tu non viva in campagna o in un’area estremamente isolata, sarebbe bene che la tua Bug Out Location non coincidesse con la tua residenza abituale.
Dovresti scegliere un posto collocato alla giusta distanza. Non deve essere troppo vicina alla tua abitazione ma nemmeno troppo lontana da renderla fuori portata quando dovrai raggiungerla.
Sarebbe bene che studiassi anche dei percorsi alternativi per arrivarci. Potrebbe capitare che la strada principale sia impercorribile, e se non conosci altre vie per raggiungere il tuo rifugio… sei fregato.
Oltre alla distanza, devi ragionare anche sulla posizione della BOL. Scegli un luogo non solo con un buon punto di osservazione, ma che sia anche piuttosto nascosto e abbia barriere naturali che lo circondano, come alberi, fiumi, montagne.
Assicurati inoltre che sia abbastanza lontana dalle strade principali e trafficate e da sentieri battuti.
Usa alberi per nascondere il tuo rifugio
L’isolamento gioca un ruolo fondamentale nella sicurezza della tua Bug Out Location. Il mimetismo sarà fondamentale in ogni caso, sia che si tratti di un bosco che di una discarica.
Quello che dovresti fare è tenere la zona scelta per la tua BOL il più naturale possibile. Se scegli un bosco, assicurati di non abbattere tutti gli alberi attorno al tuo rifugio!
Rendi difficile l’accesso alla tua BOL
Durante uno scenario SHTF, tieniti pronto a dover fare i conti con qualcuno che vuole entrare nella tua Bug Out Location. Insomma, ci sarà un sacco di gente che correrà da tutte le parti per salvarsi la vita cercando posti sicuri come il tuo…
Per questo, è indispensabile che l’accesso alla tua BOL sia il più difficile possibile. Come? Ti diamo alcuni suggerimenti:
A. Installa molte videocamere
Quasi scontato, ma installare videocamere lungo il perimetro della tua Bug Out Location è una soluzione efficace. E no, non intendiamo le fotocamere finte.
Avere telecamere funzionanti ti offre un punto di osservazione sicuro dall’interno del tuo rifugio. Sapere in anticipo che qualcuno sta arrivando all’uscio della tua porta, ti dà il tempo di pensare a come reagire. Meglio che essere colti alla sprovvista, no?
Noi ti consigliamo questa videocamera. Se vuoi, puoi leggere anche la nostra recensione.
B. Luci con sensori di movimento
Utili soprattutto contro eventuali irruzioni notturne, mettere attorno alla tua Bug Out Location delle luci come queste che si attivano quando rilevano un movimento può dissuadere le persone dall’avvicinarsi. E anche gli animali.
C. Pianta cespugli spinosi
Ok, siamo d’accordo anche noi che le ortensie siano molto più belle da vedere attorno al tuo rifugio d’emergenza, ma sicuramente non dissuaderanno qualcuno a non entrare nella tua proprietà. Dei cespugli spinosi, invece, potrebbero essere più efficaci.
D. Pattuglia
Non sarebbe una cattiva idea se tu o qualcuno che si trova con te nella BOL facesse da pattuglia. Qualcuno sempre fuori a sorvegliare il perimetro sarebbe in grado di individuare eventuali pericoli e dare l’allarme a tutti per tempo, così da potersi preparare.
E. Prendi un cane
I cani possono essere un’arma a doppio taglio. Da un lato, possono abbaiare e rivelare la tua posizione quando invece stai disperatamente cercando di nasconderla. Dall’altro, però, possono scoraggiare e avvisarti quando qualcuno di non gradito è in agguato, sia di giorno che di notte.
Se hai un cane e lo porterai con te nella tua BOL leggi anche: Kit di emergenza per animali.
L’unione fa la forza
Molti prepper pensano che nella Bug Out Location sia necessario andare solo con la propria famiglia e basta. Ma la verità è che durante un evento SHTF è meglio avere più persone dalla propria parte che contro. Soprattutto quando ci si trova in un posto che non è casa propria.
Questo non vuol dire che devi dire ad estranei dove si trova la tua BOL. Però, oltre alla tua famiglia, potresti pensare di dirlo anche a qualche tuo amico. Trovarsi in un buon gruppetto di persone fidate durante un’emergenza può rendere tutto più sicuro. Meglio un paio d’occhi in più che in meno!
(Leggi anche Sopravvivenza: non è solo ciò che sai ma anche chi conosci)
Impara i punti di forza e di debolezza della tua BOL
Ultimo ma non per questo meno importante: devi conoscere tutti i punti di forza e di debolezza della tua Bug Out Location. Presta attenzione a quali sono i punti di osservazione strategici, ai luoghi in cui poter nascondersi e alle vie di fuga più sicure se devi abbandonare velocemente il tuo rifugio.
Se sai quali sono i punti deboli della tua BOL, li terrai sotto controllo con più attenzione, in modo da non essere compromesso o sorpreso da persone potenzialmente pericolose.
Conclusioni
Ovviamente, se decidi di optare per il bugging-out, avere e disporre di diverse Bug Out Location sarebbe l’ideale, ma richiede un impegno economico niente male. Però averne almeno una è fondamentale e renderla più sicura possibile lo è ancora di più.
Io, personalmente, sposo di più la filosofia del bugging-in. Ma non per questo non ho un piano d’azione nel caso fossi costretto ad abbandonare la mia abitazione 😉
Leggi anche
Bugging out: quando applicare il tuo piano di evacuazione
Come proteggere casa da ladri e saccheggiatori
Consigli per mimetizzarsi
1 commento
Salve, devo dire che sono stupito… condivido solo in parte il vostro lavoro e dico la mia idea: qualunque disastro di grande impatto farà saltare i servizi luce, acqua, ecc quindi il controllo remoto andrà a farsi friggere. Condivido con un forte numero di uomini per sopperire ai controlli notturni e diurni armati e ipotetici scontri a fuoco con relative perdite che potrebbero indebolire il gruppo. Gli uomini sono i primi a morire e se la difesa si basa solo su 4-5 uomini il gruppo e già spacciato dopo i primi scontri. Una volta individuati i rifugi sono vulnerabili ad attacchi più gravi e specifici. Oggi molti di noi hanno fucili e ottiche per lunga gittata, le perdite sono inevitabili da entrambe le parti.